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Ristorante
Piatti tipici della tradizione non rivisitati.
La cucina degli anni '50
Il classico mangiare e bere alla Toscana con ricette conservate nel tempo: il crostino bagnato di brodo e vinsanto con fegato di pollo. Le bruschette nel pane di casa con l'olio nuovo ed il prosciutto Casentino col salame toscano di macelleria. E poi la ribollita con la cipolla cruda, la pappa col pomodoro e tante zuppe di verdure e legumi. La pasta è tirata a mano dalla sfoglina e trova maggior gloria nella pappardella condita col sugo di nana o di cinghiale. Al tempo della caccia la tavola si esalta con i maccheroni alla lepre. Per chi ama il brodo di gallina niente di meglio di una stracciatella d'altri tempi o di un tortellino rigorosamente chiuso a mano. E che dire dei pici? ...lo spaghettone di sola farina ed acqua nelle due classiche varianti cacio e pepe o aglione o come alternativa condito con un bel ragù saporito (ricetta dello chef Giovanna Bertini). I risotti con verdure di stagione legati con grana padano e provola affumicata concludono la ricca carrellata dei primi piatti. I secondi piatti sono un inno alla tradizione del territorio: gli arrosti nel forno a legna in vista nel cortile. La nana, l'ocio, il coniglio, il pollo, il prosciutto di maiale serviti in un letto di patatone sbruciacchiate. I bolliti misti serviti con le salse, i sottaceti ed il purea di patate vere.

Alla Corte si frigge tutto e lo si fa in padella come si tramanda mentre nel barbecue, in vista nel bel mezzo del cortile, carne alla brace a volontà. Fiorentina sei di casa! Fegatelli, trippe, salsiccia con fagioli all'uccelletto, spezzatini, cinghiale in umido e scottiglia purtroppo non lasciano spesso spazio al tiramisù, alla zuppa inglese o ai cantucci col vinsanto. Toscana sei la regina della tavola e la Corte dell'Oca ed i suoi ospiti graditissimi te ne rendono merito!
Il menu:
Noi siamo La Corte
  • Franco Donati
    Proprietario
    È Lui che ha scritto la storia della Corte. Ha riportato indietro il tempo agli anni della sua gioventù (è nato negli anni '50) e con maestria mista a magia ha ricercato oggetti ormai perduti nella memoria della gente, tante vettovaglie, giochi di quel tempo che fù e nella Corte ha creato un vero e proprio museo. La Vespa del 1951 faro basso, la Lambretta datata 1953, il Galletto Guzzi, la Lancia Ardea fanno bella mostra di se. La Corte è anche gelosa custode di una collezione di bottiglie di liquore dagli anni '40 ad oggi che vanta oltre mille etichette che testimoniano la storia del liquore in Italia. Riviste di quel tempo, usanze dimenticate, costumi legati al territorio e spaccati di vita quotidiana fanno bella mostra alla Corte. Oggi va fiero della sua creatura che tutti i critici piû accreditati osannano e definiscono unica e ne danno menzione nelle più importanti riviste e guide culinarie e nei quotidiani d'Italia. Lui è il faro della Corte, sempre presente perchè chi lo conosce lo vuole presente alla Corte per fare due chiacchiere o per ricordare qualche storia di vita vissutao qualche aneddoto.
    Franco Donati è, in un certo senso, l'anima della Corte

  • Giovanna Bertini
    Cuoca
    Ha la cucina nel cuore e la ama a tal punto che ne ha fatto una ragione di vita. Ama il suo lavoro e questo amore lo trasmette in tutte le sue preparazioni. Tecnica raffinata ha fatto anni di gavetta prima di approdare al servizio della Corte. Lavoratrice instancabile e sempre applicata cerca sempre la perfezione ed i continui complimenti che riceve uniti alle attestazioni di merito che la critica le manifesta, la caricano a mille.
    Figlia d'arte nel campo dell'alimentazione (il babbo era il re della macellleria) ha preso le sue prime lezioni in bottega. Dopo un periodo di deviazione professionale ha reinterpretato alla grande il suo ruolo tra i fornelli. È lei la sfoglina della Corte. Era una bambina quando in ginocchio su una sedia guardava la nonna fare la sfoglia e cominciava a pasticciare. Oggi "tira la sfoglia col mattarello" e tutta la pasta all'uovo è di sua fattura. I tortellini chiusi sul dito mignolo e serviti in brodo di carne sono il piatto forte della Corte. Bravissima anche nella preparazione di dolci che prepara con fantasia ed inventiva. Voto 10 e lode!
  • Stefano Severi
    Cameriere di sala
    È nato cameriere. Tutti lo cercano in sala perchè lui è accomodante, professionale e competente come difficilmente se ne trovano nei ristoranti. Si dice che anche all'asilo lui si era già calato in quella che poi è diventata la sua professione. Terminati gli studi, sotto la guida del fratello maggiore, fa la gavetta in un importante locale poco distante dalla Corte. Stefano «s'è fatto in casa» commentano i tanti ospiti della Corte che lo conoscono ormai da tanti anni ma per questo lo apprezzano perché la sua dedizione e serietà professionale lo hanno elevato a Cameriere modello e pretendono il suo servizio al tavolo. È un piacere vederlo girare tra i tavoli Affabile, cordiale, professionale è molto accomodante con tutti,ma bisogna svelare quí un segreto: se c'è da servire un tavolo di prosperose ed avvenenti ragazze Stefano si supera, da il meglio di se e non ha certamente rivali. È il numero uno!
  • Ramona Azoitei Florina
    Cameriera di sala
    Cameriera di sala approda alla Corte dopo una esperienza maturata in altro ristorante titolato toscano. Questo le ha fatto acquisire grande professionalità. Molto solare e di bella presenza accoglie i clienti sempre con il sorriso perchè questa è una dote innata in lei. Ha perfetta conoscenza dei piatti che vengono proposti alla carta e di questi conosce la sua preparazione nei particolari alla stregua dei suoi colleghi di cucina perchè spesso i clienti vogliono sapere di questa cucina tipica di territorio che viene proposta. In sala, dice lei, non ci si improvvisa perchè gli ospiti sono sempre più esigenti e vanno coccolati e serviti con attenzione. Instancabile si muove tra i tavoli con competenza e professionalità.
  • Serena Giovagnoli
    Cameriera di sala
    Cameriera di sala che vanta un curriculum di spessore nella ristorazione. I suoi precedenti la collocano nell'elite del settore avendo calcato platee importanti che le hanno dato la possibilità di fare apprezzare la sua spiccata personalità e professionalità a personaggi famosi in ambito sportivo e dello spettacolo. Queste esperienze di spessore susseguitesi nel tempo hanno sicuramente giovato alla sua innata sicurezza nell'espletamento delle sue mansioni, sicurezza che chiaramente traspare quando si muove tra i tavoli in sala. Ha piena conoscenza di quello che propone e consiglia soffermandosi anche sulle particolarità e la struttura dei piatti del ricco menù della Corte. La bella presenza aggiunge al suo curriculum quel qualcosa in più che anche gli ospiti sicuramente apprezzano. Con il suo arrivo si può certamente dire che lo staff della Corte si è arricchito di un'altra professionista. Applicazione e voglia di fare perché ama il suo lavoro e questo esalta tutte le sue doti.